Wittemberg, li 3 gennaio 1521

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Wittemberg, lì 3 gennaio 1521
La mattina del 3 gennaio 1521, tre colpi di martello inchiodano sulla porta della chiesa di Wittemberg la bolla papale “Decet Romanum Pontificem” di Leone X. E’ la condanna definita promulgata dalla Chiesa di Roma a Martin Lutero, considerato ora eretico, insieme a tutti coloro che si ritengono seguaci della sua dottrina. Sarà lo stesso teologo tedesco a prendere atto della scomunica bruciando la bolla papale. La partita che la Chiesa di Roma e Lutero stavano giocando sullo stesso scacchiere è finita, lo scisma è iniziato. Per smuovere la Chiesa nelle sue fondamenta sono servite 95 tesi, affisse sul portone della stessa chiesa cinque anni prima dallo stesso Lutero e alcuni concetti tanto semplici quanto potenti: predestinazione, lettura diretta delle sacre scritture, salvezza per sola fede, inutilità del sacramento della confessione. La lotta di Lutero era una battaglia contro le indulgenze che la Chiesa cattolica dell’epoca non dispensava secondo il volere di Dio, ma secondo gli interessi economici privati dei vari pontefici che si susseguivano nel corso della storia: uno dei motti più famosi dell’epoca, coniato proprio da un arcivescovo fu “appena una moneta gettata nella cassetta delle elemosine tintinna, un’anima se ne vola via dal Purgatorio”. Le idee diffuse da Lutero trovarono quindi perfetta sintonia con il malcontento dei principi tedeschi e della popolazione avversa al malcostume della Chiesa: la nascita, lo sviluppo e la piena esistenza della Chiesa Protestante ne sono la piena testimonianza. Lutero fu una personalità difficile da comprendere, forse anche per se stesso: egli evitò gli estremismi, contro la Chiesa cattolica, in cui degenerò Giovanni Calvino e forse alla fine della sua vita cercò, secondo la leggenda, una riappacificazione con il papato, chiedendo di poter prendere l’abito sacerdotale. Di certo alcuni suoi pensieri ci fanno comprendere quanto il suo pensiero fosse avanti per la sua epoca e, forse anche per la nostra:
“La superstizione, l’idolatria e l’ipocrisia percepiscono ricchi compensi, mentre la verità va in giro a chiedere l’elemosina”
Cit. Martin Lutero

Roberto
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