Sunday Bloody Sunday

Bloody_Sunday

Il 30 gennaio del 1972 a Derry, città dell’ Irlanda del Nord, il 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico sparò contro una folla di manifestanti per i diritti civili, colpendone ventisei. Tredicidi morirono subito, il quattordicesimo morì dopo pochi giorni per le ferite riportate. Era domenica e questo tragico evento passò alla storia come Bloody Sunday. Alla base di questo atto c’è una acerrima contrapposizione tra le due anime principali dell’ Irlanda del Nord ovvero gli Unionisti di matrice filo britannica e protestante da una parte e i Repubblicani filo irlandesi  e cattolici dall’altra parte. La prima fazione discendeva dai colonialisti inglesi che occuparono il suolo irlandese dal sedicesimo secolo e numericamente erano i due terzi dello spazio nord-irlandese. Essi detenevano il controllo politico ed economico di quell’area. L’ altra fazione era il restante terzo dell’Irlanda del Nord, ma anche la maggioranza dell’Irlanda. Nel 1970 nacque un gruppo armato chiamato IRA, Irish Republic Army, che svolgeva azioni di guerriglia contro la polizia nord irlandese ed esercito inglese. Questi ultimi difendevano gli unionisti mentre l’ IRA difendeva i cattolici. In questo terreno di lotta sanguinosa la polizia aveva mandato di arrestare e detenere in carcere senza processo chi si macchiava di atti rivoltosi tramite un provvedimento chiamato Internment. Questa situazione di imparità di fronte alla legge fece muovere la protesta di Derry, una protesta pacifica, ma finita nel sangue per via della risposta sproporzionata dei paracadutisti inglesi. Per anni i responsabili di quell’ atto rimasero impuniti. Una prima commissione, presieduta da Lord Widgery e voluta dal governo britannico, assolse gli esponenti dell’esercito inglese coinvolto. Poi una seconda commissione di inchiesta, presieduta da Lord Saville, con l’apporto di 900 testimoni e anni di difficoltose indagini giunse a riconoscere la responsabilità del primo battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito inglese, e che le vittime non erano in grado di recare danno ai militari inglesi. Il primo ministro Cameron ebbe a dire che fu un atto ingiusto e ingiustificabile. Solo nel 2015 ci fu il primo arresto di uno dei militari inglesi incolpato di avere ucciso una delle vittime. Bloody Sunday invece di reprimere la protesta incoraggiò e rafforzò l’IRA e gli scontri negli anni successivi. Nel 1983 gli U2 pubblicarono la canzone Sunday Bloody Sunday per ricordare a tutti quella tragica domenica e per fare in modo che la retorica del “speriamo non accada più″ si faccia realtà al più presto.

Ettore Poggi

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